Descrizione
Il nome deriva dal termine longobardo wald, bosco e si riferisce ai boschi di legname non pregiato nei pressi dei quali si è sviluppato l’insediamento abitativo.
Fu chiamato Front di Vauda fino al 1952, quando assunse il nome attuale con l’aggiunta del determinante Canavese.
Comune del Canavese composto da due nuclei abitanti: Vauda Superiore, insediamento più recente e Vauda Inferiore, nucleo originario e antico, situati sulla riva destra del torrente Fandaglia, affluente del Malone, nella parte nord-occidentale del vasto altopiano delle Vaude.
La più antica attestazione risale al 1027; nel Medioevo appartenne ai Conti di San Martino ed ebbe vicende comuni con il vicino Front.
Durante i tumulti della nobiltà canavesana, nel Duecento, i San Martino vennero attaccati proprio a Front dai ghibellini e pro-monferrini Valperga; in quell’occasione i Conti guelfi resistono, ma nel 1229 i Marchesi del Monferrato riescono ad occupare l’altopiano delle Vaude. L’interregno aleramico dura poco. Nel 1296 Margherita, figlia di Amedeo V di Savoia, sposa Giovanni I del Monferrato e alla morte di questi diviene signora di Ciriè, delle Vaude e delle Valli di Lanzo.
Dopo la morte di Margherita, la Castellania è nuovamente incamerata dai Savoia e passa in eredità ad Amedeo VI, il Conte Verde.
Nel 1536 la Vauda subisce le scorrerie francesi in occasione della guerra tra Francia e Spagna. Il 18 dicembre 1636, grazie al Duca Vittorio Amedeo I, Vauda ottenne l’autonomia da Front, prendendo il nome di Front che mantenne fino al 1952. L’autonomia politica ed amministrativa fu ben presto seguita anche da quella in ambito religioso e il neonato Comune poté erigere una Parrocchia, dedicata a San Nicola, nel 1663.
Nel 1742 la Vauda venne danneggiata da una grande esondazione e nel 1780 anche la frazione di Vauda Superiore ottenne nel 1780 la possibilità di costruire una propria Parrocchia, dedicata a San Bernardo di Chiaravalle, l’attuale patrono del paese. Questo secondo nucleo abitato crebbe maggiormente dall’altro più antico e qui venne spostata la sede del Comune nel 1866. Nello stesso periodo, una vasta zona delle Vaude fu requisita dal Governo sabaudo per farne un poligono di tiro.
Durante il fascismo e precisamente nel 1928, Vauda fu aggregata insieme a Front al comune di Barbania, riottenendo l’autonomia solo nel 1947. Nel 1952 cambiò nome in Vauda Canavese.
Solo nella seconda metà del XX secolo il paese poté usufruire dei servizi essenziali: nel 1959 inizia l’erogazione elettrica; nel 1961 viene completato il servizio idrico e nel 1968 la SIP (Società Italiana per l’Esercizio telefonico, che poi diverrà Telecom) installa il primo telefono.
Sul territorio, parte del quale è inserito nella Riserva Naturale Orientata della Vauda (istituita nel 1993), come già annotava il Casalis nel suo Dizionario Geografico Storico Statistico Commerciale crescono vite, alberi da frutta e alcuni tipi di cerali.